La Foodie Geek Dinner di Milano: la possibilità di una risata

Oggi è una settimana che si è svolta la Foodie Geek Dinner e trovo il tempo di scriverne.
Sono sul treno che torna da Roma, dove sono stata per la #GalleriaDelSaporeCirio.

Dal 26 giugno, non mi sono ancora fermata e non riuscirò fino al 20 luglio.
Però c’è una cosa che mi consola ed è una delle lezioni che ho imparato dalla Foodie Geek Dinner: comunque vada, anche nel turbinio degli impegni e degli imprevisti, esiste sempre la possibilità di una risata.
Come questa

Questa volta io e Francesca abbiamo collaborato poco, per questioni che la vita a volte va in una certa direzione: se da una parte questo è servito tantissimo a farmi le spalle ancora più larghe, dall’altra mi ha dato la consapevolezza che tutti i pochi momenti in cui abbiamo condiviso il punto della situazione sono stati il motore di leggerezza e gioia senza cui non saremmo andate avanti. Trovare una socia come lei, per attività piccole o grandi che siano, è una fortuna che capita poche volte.

Non conosco molti organizzatori di eventi che mettano a nudo le proprie attività in maniera così personale, ma credo dipenda dal fatto che la FGD è effettivamente una creatura fatta ogni giorno con le nostre mani e quelle di nessun altro: e poi, e questa è un’altra cosa su cui ragionavo in questi giorni, non riesco a non avere un pezzo di me stessa nelle cose che faccio, dove per fare intendo anche fatturare.

Come ho già scritto: questa è stata la prima cena che non ho praticamente visto svolgersi. Non ho mangiato nulla, mi sembra di non aver parlato con nessuno, perché ero tutta assorbita a coordinare, assicurarmi che le cose si svolgessero in un certo modo, sistemare le ultime cose.

Se dovessi scegliere cosa raccontarvi, oltre a mostrarvi le foto della serata, inizierei dal lavoro di Claudia, Stefano e Benedetta dei Tour De Fork: dall’ideazione del progetto dell’allestimento alla sua realizzazione, è stato un crescendo di stupore. Per le idee, la professionalità, la creatività e la capacità.
Qui uno dei tavoli allestiti.

Continuerei con Olivia, la bimba minuscola di Sabine: questa foto rappresenta un po’ la FGD, perché c’è una persona piccola che viene accolta solo perché è lì, con il meglio di sé che ognuno può dare. Sarò ingenua ma io sono convinta che la FGD sia anche amore, e che il network migliore spesso è quello incondizionato.


Non potrei non nominare il cibo che grazie a Eugenio Boer è stato spettacolare anche a questa cena, forse – mi azzardo – ancora di più delle altre.


(E grazie Emma, lei sa perché)

Tutto questo è stato contenuto all’interno della Food Genius Academy, che con pazienza ha gestito una corrispondenza che nemmeno in tempi di guerra, con disponibilità, sorrisi, e partecipazione: grazie Desirè, Chiara, Alessandra e Antonio.

Quando all’inizio della serata ringraziamo gli sponsor, il rischio è sempre quello che sembri l’elenco della spesa: il valore di quel grazie per noi però è importantissimo, perché senza di loro questo progetto non esisterebbe.
E aggiungo anche una considerazione, un po’ polemica: quando sento che gli eventi sponsor free sono più “etici” di altri, ecco, io rido. Perché credo che ogni collaborazione commerciale possa solo ampliare le prospettive se gestita bene, con intelligenza e con un obiettivo comune che è quello di valorizzare le persone. Quindi grazie agli sponsor, tutti, della Foodie Geek Dinner e di tutti gli eventi al mondo perché il vostro investimento crea opportunità di crescita e di sviluppo che altrimenti non sarebbero possibili.
Vi ringrazio quindi tutti, con sincerità: Cirio, Visto che buono, Haribo, Lavazza, Ford , Ron Varadero, Tannico, Acqua Alisea, Guardini, Gribaudo, Tablecloths, Tucano, Halldis, Almaverde Bio Market, Hasbro, Uber Italia, Longplate, Party Rental, Vipot, Smartbox, Eshirt.
Grazie al Web Media Partner della serata, Salepepe.it, e al Social Media Partner Instagramers Italia.

Le prossime tappe della Foodie Geek Dinner saranno a Bari e Torino: volete partecipare? Scriveteci a foodiegeekdinner@gmail.com
Il viaggio nel cibo e nell’Italia ricomincia.

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C'è Un commento

  1. Maricler, lasciati dire che la serata di Milano è stata semplicemente fantastica! Persone interessanti, contatti ancora più interessanti, un networking nato da passioni comuni, sorrisi e risate spensierati e sorprese una dietro l’altra (Olivia è stata una di quelle perché ci ha letteralmente sorpresi con la tenerezza che un neonato ha). Grazie a te e Franci per il lavoro fatto e sopratutto: quand’è che ripetiamo il numero del caffè?

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