Cuffie, registratore, un sacchetto dove mettere quaderno e penne, un borsello blu che mi aveva regalato mia zia Paola, le pile, e un cuore intagliato che arriva da Copenaghen: questi sono gli oggetti che mi hanno aiutato a raccogliere le storie che ascolterete in Lingua, in ascolto su Storytel.
Sono storie reali, intime, profonde, che attraverso il filo narrativo del cibo, parlano di cambiamenti, di guarigioni, di maternità, di malattia: il cibo è la prospettiva con cui esplorare il passato e il presente dei protagonisti, e per immaginare il futuro. Sono storie fatte di empatia, di comprensione, di immedesimazioni: sono 6 puntate, e la prima è la mia storia.
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