Il mercato del pesce di San Benedetto a Cagliari

I mercati sono luoghi vivi.
Non tutti, certo :-)

I migliori mercati, per noi, sono quelli che sanno raccontare la storia e la geografia delle città in cui si incastonano: se c’è il mare, allora dovrà esserci del buon pesce; se ci sono le montagne, ci saranno buone probabilità di comprare buoni funghi. Le colline o le pianure, il mare aperto o il lago, e quindi pescatori, contadini, macellai, artigiani della conservazione: quando il tessuto urbano e quello geografico si incontrano, dove le strade tra il mare e i banchi del mercato non prevedono altro mare, lì ci sono i mercati veri.
Quelli dove la merce arriva dai luoghi dove è stata prodotta, non da dove è stata acquistata all’ingrosso per essere rivenduta al dettaglio.

Il mercato di San Benedetto di Cagliari è un mercato sano, pulito, fresco, e ogni volta che lo visitiamo, rimaniamo a bocca aperta.
Parliamo della parte del pesce(ci sono anche verdure, carne e formaggi, ma quando siamo in Sardegna acquistiamo tutto questo solo da contadini o prendiamo direttamente dall’orto dei genitori di Fabrizio): questa sezione si trova al piano di sotto, nel ventre del mercato stesso.

Il primo aspetto che colpisce subito è l’odore: da nessun’altra parte, entrando in un mercato del pesce, abbiamo sentito lo stesso odore. Quel misto di mare e sangue fresco, ancora salino, e di nuovo mare, di ogni profondità.
Qui a San Benedetto i pesci saltano, e respirano: i crostacei camminano, e i granchi corrono. I polpi polipeggianoe solo i pesci spada o i tonni più grandi vengono affettati in diretta, laddove la loro testa viene posizionata in verticale a testimoniare l’immensità del corpo che la accompagnava.

Secondo aspetto a entusiasmarci: l’incredibile varietà. Di fronte a mercati dove il tonno e il pesce spada imperano urbi et orbi, ecco che si moltiplicano spigole, gattucci, razze, rane pescatrici, scorfani, pesci per zuppa, frutti di mare di ogni tipo, salicornia (leggetene qui!).
Sembra di riappropriarti del mare nella sua interezza, e di sapori che temevi di dover dimenticare.

Terzo aspetto wow (e vabbuò direte voi): il prezzo. Quello che in continente (così dalla Sardegna chiamiamo l’Italia :) troviamo a 30, qui viene venduto a 10.
Vivo, fresco, pescato da poche ore.

Se venite a Cagliari, quindi, venite in questo mercato: lo trovate qui

Mercato di San Benedetto

Via Francesco Cocco Ortu (angolo Via Pacinotti, vicino a Via Dante
Aperto dal lunedì al sabato

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Ci sono 9 commenti

  1. Ok, mi sento obbligata :D, non posso non lasciare un commento se si parla del mercato di casa mia, anche se io frequento più spesso il piano di sopra. Ricordo che tempo fa, il sabato mattina c’era pure un giapponese che preparava il sushi. Ora non so se lavori ancora lì, ma era una novità simpatica.
    Della grande differenza di prezzo tra qui e il continente ne parlerò con mio padre, così magari la finirà di lamentarsi.
    Credo di aver capito che siete in ferie, dunque buone vacanze! :)

    1. Ciao Barbara, eh sì. Il giapponese non l’ho visto, ma magari lavora tra il venerdì e il sabato e quando siamo andati noi era mercoledì.
      Adoriamo quel mercato, e per i prezzi dì a tuo padre di fare una visita in un qualsiasi mercato di Milano :)

  2. Quasi quasi vale la pena partire da civitavecchia, fare la spesa e tornare ;)
    A parte la battute, luoghi del genere andrebbero preservati, magari anche con delle leggi ad-hoc.
    Adesso ho una strana voglia di cucinare pesce :D

    1. Sulla preservazione di questi luoghi non posso non darti ragione.
      Il bello è che sono luoghi meravigliosi perché autentici, e perché la cultura che c’è dietro è strettamente legata alla storia di Cagliari: come per molti altri luoghi, immagino non ci sia una “cultura terza” che ne possa preservare la sua attuale fisionomia, quindi incrociamo le dita e speriamo che i cagliaritani continuino su questa strada!

  3. …sigh tornati da poco dalla Sardegna,anche noi dalle parti di Cagliari,quest’anno poco pesce ma mi sono tolta la voglia di cosciotti e costolette di capra, pecora e maiale, complici i macellai sardi sempre disponibili e prodighi di buoni consigli.

    1. In effetti anche sula carne la Sardegna non scherza :) Se trovi il tuo macellaio di fiducia, poi, è il massimo: l’isola offre una serie di odori che rendono re qualsiasi piatto di carne!

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