Simone Padoan, pizzaiolo – Salone del Libro

Simone Padoan fa il pizzaiolo a San Bonifacio, in provincia di Verona: da qui, da I Tigli (così si chiama il suo locale) ha cominciato a parlare di pizza in maniera diversa, diffondendo un modo nuovo e rivoluzionario di concepire gli impasti e proponendo un’esperienza di degustazione gastronomica della pizza stessa.
Simone è riflessivo, generoso, meticoloso: finito il suo showcooking, dove è stato accompagnato dalla piacevole chiacchiera di Marco Gatti, ha guardato la sala e si è chiesto “avrei potuto toccare tasti diversi a seconda dell’età, forse. C’erano tanti ragazzi giovani”.

 

Nel 2010 Padoan ha scritto un libro, L’arte della pizza, Gribaudo editore.

Quando hai pensato di scrivere un libro, qual è stata la prima cosa che hai voluto inserire, la più importante?
Sicuramente la dedica del libro ai miei genitori: oggi non ci sono più, ma è grazie a loro che faccio quello che faccio. Sono passati attraverso una guerra, hanno cresciuto una famiglia numerosa, erano anziani quando sono nato io: avevano tutti gli elementi per essere persone chiuse, e invece sono state persone che mi hanno sempre incoraggiato e aiutato tantissimo. Erano persone aperte, e mi hanno insegnato molto.

Fai un lavoro complesso e spiegarlo non è semplice: come si trasferisce il mestiere del pizzaiolo in un libro?
Sicuramente cercando un compromesso: da una parte devi fare un libro che sia appetibile dal punto di vista commerciale, quindi con necessarie semplificazioni; dall’altra vuoi mantenere il percorso e la spiegazione di quegli aspetti tecnici che fanno parte di questo lavoro.
Il risultato è un libro che è fruibile da tutti, a seconda delle proprie capacità e dei propri interessi, sia se cerchi una ricetta semplice, o che tu voglia approfondire aspetti sulla lievitazione.

Il libro è del 2010, cambieresti qualcosa?
Certo che sì: un libro è un punto nel tuo percorso, uno step della tua vita lavorativa. Il tempo passa e cambiano le tue idee, e naturalmente vorresti sempre aggiornarle.
Se facessi un nuovo libro adesso ad esempio prevederei una parte importante di biografia, per parlare della nostra realtà, e una di tecnica dove inserire gli sviluppi.

Facendo questo lavoro, riesci a leggere?
Molto poco: in questo momento sul mio comodino ci sono tre libri. Li guardo tutte le notti, ma quando torno a casa e ho quattro ore per dormire, io dormo.

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