Cosa vedere e mangiare a Bangkok e a Phuket

Quando sono andata in Thailandia ho visitato Bangkok e Phuket: prima di partire ho appuntato tantissimi tra ristoranti e gastronomie che al 70% non ho trovato. Mentre a Bangkok trovare le strade è abbastanza semplice, e i tassisti sanno orientarsi, nel distretto di Phuket è l’opposto: le mappe sono liquide, i tassisti si orientano poco e si consultano sempre a gruppi di tre per capire dove andare. Al di là di quello, ho pensato che lasciarvi le fonti della mia ricerca fosse cosa buona e giusta, oltre a indicarvi dove sono stata: se visitate Bangkok per più giorni, o se avete un amico tassista a Phuket, allora queste fonti vi saranno molto utili.

Da vedere

Sulla Thailandia in genere vi lascio i suggerimenti di Manuela, per Bangkok potete seguire quelli di Elisa e di Francesca. Vatinee ha pubblicato recentemente un post con delle proposte di viaggio molto interessanti che comprendono voli e pernottamenti, trovate qui il post. Per Phuket / Patong avevo letto il post di Mondoaeroporto, questo del blog Anythinglily. Da Phuket ho fatto due escursioni: la baia di James Bond, con giro in canoa e vista di atolli mozzafiato, e Kho Rok, un’isola a due ore di barca dove ho fatto snorkeling vedendo le stelle marine, i coralli e Nemo!

Da mangiare

Prima di partire il mio amico Hervè mi aveva scritto un brevissimo vademecum che vi riporto:

In Thailandia non pensano come antipasto/primo/secondo, è tutto allo stesso tempo. Le cose sono separate in fritti/zuppe/noodles/pesce/crostacei. Tipo le crab cakes o fish cakes sono dei fritti, magari considerati un po’ come antipasti. Tomyum goong è tipo la zuppa nazionale, una con lemongrass e gamberi, abbastanza acida. Pad thai sarebbe il piatto di noodles nazionale. A Bangkok devi per forza mangiare alle bancarelle per strada! Ognuno ha il suo preferito, per me il mio preferito è dietro il stuadio di muay thai di Llumpinee, alla fermata di sky train di Ekkamai. Quando scenderai dalla fermata, vedrai un parco, e all’angolo di una via andando dentro il parco, ci saranno un paio di bancarelle. Tipo tavolo di legno rovinato, sgabelli di plastica. Pero lì credimi che sarà troppo buono

Mangiare a Bangkok

A Bangkok ho mangiato in due grandi ristoranti (il Nham e il Gaggan), lasciando il resto dei miei pasti alla scoperta dello Street Food (su cui vi invito a leggere il post che ho scritto per Manfrotto). Per orientarmi nella vastissima proposta di proposte culinarie, avevo spulciato i post di Kempinsky e di Hungryhoss.
Avevo individuato quindi il Nham, ma anche il Bolan.

Per lo street food ho studiato la guida di Passione Gourmet, soprattutto per orientarmi tra i quartieri: il mio cuore va alle bancarelle vicino il Central World, dove ho assaggiato la mia prima Tomyum goong e conosciuto una coppia di Singapore che mi ha adottato consigliandomi cosa scegliere e facendomi assaggiare i loro piatti.

Purtroppo non ricordo chi mi avesse consigliato “il foodmarket vicino al What Po di bangkok: pesce secco, frutta esotica (ho bevuto mango juice senza sosta) e noodles.”

Mangiare a Phuket

Ho un’amica che insegna inglese agli stranieri, tra questi c’è una cuoca thai che mi aveva consigliato tre ristoranti: il Naturalrestaurant, il Kruvitraft e il Meet Ton Poe. Altre fonti consultate sono state la top 10 dei ristoranti di Phuket, il blog di Ladyironchef, il Telegraph, il favoloso sito per vegetariani HappyCow, l’utilissimo sito di Jamie Monk, un vero local, e una guida per viaggiatori gourmet.

Io ho provato il Kaab Gluay (58/3 Phrabaramee Road, Patong, Phuket) e il Pum, che fa anche corsi di cucina: entrambi parecchio soddisfacenti. Un consiglio: non ordinate mai più di due piatti, perché oltre ad avere dosi abbondanti qui è abitudine accompagnare i secondi con del riso.

Corsi di cucina a Phuket

A Phuket Town ho seguito il corso di cucina della Blue Elephant, che mi ha entusiasmato moltissimo e di cui ho scritto sul sito di Manfrotto. Altri corsi di cucina sono quelli proposti da Pum, dalla Organic Thai Cooking, e ancora, sempre segnalati ma non provati: Phuket Thai Cookery, Pathom Thai Cookin School.

Come ho già detto nel post precedente, l’importante è perdersi: fatelo anche a tavola!

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