#RistoKit 6 – Realizzare il sito

condividi su

Nel quinto appuntamento di #RistoKit abbiamo capito cosa si aspetta un cliente da un sito di un locale, ma la domanda oggi è: come si realizza un buon sito? Di cosa ha bisogno un web designer per creare un sito usabile e indicizzato? E: quanto costa?

Lo abbiamo chiesto a Claudio Cocuzza di + ADD DESIGN, agenzia di Catania che si occupa di comunicazione, nelle sue molteplici forme.
Da più di 10 anni progettano in numerosi ambiti commerciali, assistendo clienti di respiro locale, nazionale ed internazionale. Sono in 7, simpatici e belli dentro, alcuni anche fuori. Tutti amano mangiare bene, alcuni più degli altri, anche in modo piuttosto evidente. Se avete visto il sito di FUD e ve ne siete innamorati, il merito è loro.


di Claudio Cocuzza

Perché un ristorante deve avere un sito?

Se il sito è fatto bene e con il minimo delle informazioni “sindacali” si potranno evitare tante telefonate inutili, cose non dette o non comprese dalla clientela, oltre a dare un’idea sul tipo di esperienza che viene offerta dal ristoratore. In più, aiuta essere indicizzati correttamente nelle ricerche.

Sito = Usabilità, ma anche colpo d’occhio. Si può fare un sito senza foto?

Senza foto non si canta messa… è inutile girarci intorno. Il successo di FUD (più di 5.000 visite al mese) deriva in gran parte dalle bellissime foto fatte da Elisia Menduni. Il taglio è importante. Senza le foto dei prodotti, che di un’attività di ristorazione sono il cardine della comunicazione, non avremmo potuto impiantare degli slider così belli ed efficaci.

Quali sono le informazioni fondamentali da prevedere nell’architettura del sito?

È importante mostrare il menu ed i suoi prezzi senza nascondersi: alla fine sono gli stessi prezzi resi pubblici e stampati su menu ed all’ingresso, quindi perché non farli visualizzare a chi comodamente da casa deve decidere dove andare a consumare?
Per quanto riguarda la prenotazione, quella via web e nostro avviso non è fondamentale: il buon vecchio numero di telefono o indirizzo email va sempre bene, così i ristoratori spendono meno in tecnologie di gestione.
La mappa con la posizione dell’attività fa sempre comodo, così come i link ai profili social.
A noi piace spesso integrare i contenuti come su Enpleainair , interamente aggiornato tramite: foursquare, facebook, instagram, twitter e google calendar

Cosa vi deve fornire un ristoratore per la realizzazione del sito?

Sono le stesse informazioni di base da fornire ai giornalisti o blogger, una specie di media kit minimo. Quindi
_ Marchio in vari formati tipo ai, psd, pdf, png (sentirti dire: puoi prenderlo dal sito fa rabbrividire ogni designer)
_ Comunicato stampa
_ Set fotografico del locale
_ Set fotografico dei piatti più importanti
_ Link ai profili social
_Contatti.

Quali sono i requisiti per le foto?

Gli scatti, a risoluzione di 300 dpi per la stampa e 72dpi per il web, possono essere sia ambientati che su fondo bianco, parlando di piatti. Dipende dallo stile complessivo che si vuole dare. Per noi va studiato a tavolino, partendo già dal progetto insieme all’architetto, respirando il mood e riproponendolo.

Quanto costa fare un sito?

Un sito web monopagina, soluzione che al momento preferiamo per queste attività, può costare da 2.000 a 5.000 € in base alle funzionalità e possono volerci da 30 a 90 giorni per la realizzazione.
Diverso è se si usa WordPress ed un tema comprato, cosa però che noi sconsigliamo spesso ad un ristoratore che offre qualcosa di diverso, sopra la media.
Certo è che se dovessimo realizzare un sito web per la pizzeria da asporto sotto casa, non potremmo mai chiedere quelle cifre.

Un consiglio su qualcosa in più per un sito fatto bene.

Le persone sono importanti. A breve su FUD lanceremo una sezione che si chiamerà FUD PIPOL, la quale permetterà di conoscere tutte le persone che stanno dietro al progetto, sia in cucina che in sala, ma anche i produttori e chi si occupa della comunicazione. Questo perché si possa instaurare un rapporto più umano con chi prepara il tuo piatto preferito.

Dicci un optional che dà valore al sito e quello che lo squalifica

Una newsletter non fa mai male. Se io adoro un locale e la sua cucina sarò ben contento di conoscere nuovi piatti, materie prime usate, menu speciali e tanto altro.
La musica no. Possiamo farne a meno, da anni.

Se state per lanciare una nuova apertura, domani il post di #RistoKit farà per voi!

Iscriviti alla mia newsletter

Iscrivendoti accetti l'informativa sul trattamento dei dati personali