6 acquisti in cucina che mi hanno migliorato la vita

Avete mai abitato in una cucina scomoda? Avete mai cucinato in uno spazio poco funzionale, e se sì: quanto vi ha urtato i nervi da 1 a piede nudo su pezzo di Lego? Non parlo di progettazione eh, anche se a tornare indietro penserei in maniera diversa la mia cucina, per avere più spazio di lavorazione: ma eccoci, nella casa numero 11 e una cucina a cui ho voluto subito bene.

Il blocco cucina è di Steel, di un delizioso color carta da zucchero.
I pensili sono Ikea, le sedie metà Rexite metà non ricordo, tavolo e lampada arrivano da un eCommerce di design che non esiste più: insomma, questa cucina ha una pessima memoria.
Il pavimento è di graniglia, ho un quadro di Ilaria Urbinati e il calendario di Internazionale disegnato da Davide Bonazzi. Sulla mia mensola porta spezie non aggiungo altro.
Di questa cucina amo la luce del pomeriggio, quando è calda.

Come vivo lo spazio della cucina

Vivo in un trilocale in affitto: passo molto tempo in tutte le stanze perché non sono infinite. Nello studio lavoro e guardo i film, nel bagno mi lavo, mi incremo ed espleto i miei bisogni, in camera dormo, in cucina faccio tutto il resto: penso, organizzo, curo, mi nutro.

La cucina è lo spazio dove il ritmo dei pensieri rallenta: quando mi dedico al cibo, tutta la mia attenzione è dedicata a lui. Può essere un’attenzione positiva: quando seguo una ricetta e non so cosa aspettarmi, quando mescolo spezie trascinata dall’intuito, quando cucino per conservare e mangiare sempre bene anche quando non ho tempo.
A volte è un’attenzione che è un segnale d’allarme: quando il tempo che passo in cucina a organizzare, tagliare, conservare diventa troppo, o quando mi ci dedico col pilota automatico dandogli una priorità insensata, allora so che sto usando la cucina per nascondere dei problemi.

Pensare di poter controllare le cose presenti e future è il modo che ho di essere serena: quale spazio più della cucina, dove controlliamo pasti e tempo, dove incastriamo contenitori e coperchi ci può dare l’illusione che sia tutto a posto?
Il mio freezer straripa nei periodi in cui sto peggio: quando dimentico qualcosa dalla lista della spesa e lo sostituisco con qualcos’altro penso sempre: “Sono salva”.

6 oggetti che hanno migliorato la mia vita in cucina

Cucino per stare bene: a livello mentale, e col corpo. Mi piace trovare subito quello che cerco, sapere dove sono le cose, avere spazi funzionali. Nel corso del tempo ho fatto con la cucina quello che ho fatto con l’abbigliamento: meno cose, fatte bene.
Ecco quindi 6 oggetti, pentole o strumenti, che mi hanno aiutata a stare meglio in questa cucina.
Alcuni link dei prodotti sono in affiliazione: se comprate questi oggetti dai link indicati, io ho un piccolo guadagno.

1. Cuociriso elettrica

O di quell’oggetto che non pensavo davvero mi servisse, finché non ho conosciuto il fidanzato: lui ha una cuociriso che usa da anni, e all’inizio ho usato la sua. Da lì a comprare la mia ci è voluto poco: dopo aver incrociato un po’ di recensioni, ho comprato questa di Yum Asia più di un anno fa, e la uso spessissimo.
Fa per voi se amate il riso sgranato e asciutto, perché cuoce per assorbimento: io ci cuocio basmati, riso integrale e altri tipi di riso, ed è possibile cuocere anche altri cereali. Per le proporzioni acqua / riso, sono indicate nel manuale, ma sarà poi l’esperienza a guidarvi.
È l’ideale se mangiate riso spesso, perché vi permette di cucinare tutto in una pentola e lasciarlo all’interno finché è caldo. Ha una ciotola in ceramica per i cereali, e un cestello in acciaio dove mentre cuoce il riso potete cuocere altri ingredienti al vapore, o che potete usare come vaporiera per conto suo.
Non ha i difetti di altre cuociriso: non si attacca il riso, il serbatoio del vapore non perde, è facile da pulire.
Mi ha migliorato la vita in due sensi: come risultato di cottura, e come facilità di utilizzo: quando preparo il riso inserisco gli ingredienti e mi dedico ad altro. Ho anche provato a inserire delle spezie come lemongrass e cardamomo nero nella ciotola di cottura, e il risultato è un riso super aromatico.
La trovate su Amazon.

2. Piatti in ceramica bellissimi

Dalla casa numero 10 avevo portato con me dei piatti marroni di una vecchia serie Ikea: li ho usati per anni senza pensarci, un po’ come ci si abitua ai jeans comodi ma usurati. Poi qualche mese fa ho fatto una scelta drastica: li ho gettati tutti, e li ho rimpiazzati con dei piatti di ceramica belli, nuovi, resistenti. Conservo piattini da dolce e ciotole giapponesi presi nel corso degli anni.

  • Piatti piani e fondi della serie Machine Collection della Seletti con Diesel Living: li ho visti per la prima volta nel ristorante di Antonia Klugmann, dove ho trascorso una delle cene più piacevoli degli ultimi anni. Ho voluto comprare dei piatti che potessero riportarmi a quell’esperienza. Li trovate qui.
  • Collezioni Palermo, Padova e Milano di 23Bassi: conosco 23Bassi da anni, e sono stata una delle prime supporter di questa collezione per la casa creata al suono di “Con la cultura si mangia”. I piatti sono indistruttibili, spaziali allo sguardo e armonici: il set con cui vorresti stupire gli amici a cena, se fosse possibile farlo. Padova e Palermo sono un regalo dei 23Bassi: li trovate tutti qui.
  • Piatti Le Creuset: sì, quelli delle pentole, che fanno anche tazze, piatti e chi sa cos’altro. Sono piatti lucidi quelli che ho preso, quindi non adatti alle foto: se per voi non è un problema, cercateli. Durano una vita e hanno una gamma colori molto ampia.
  • Piatti Zara Home: ecco, qui parliamo di piatti molto distruttibili, invece. Sono oggetti che in alcuni casi sono overpriced per la durata che hanno: si sbeccano facilmente, ad esempio. Ma: altri piatti costano il giusto, hanno un’ottima resa in foto e che ci frega dalla durata quando possiamo avere foto con più di 500 like. Insomma: i piatti per le foto vanitose li trovate qui.

3. Porta coperchi

Quest’idea l’ho presa da Myriam Sabolla, e dai suoi consigli organizzativi: un porta coperchi o un porta piatti in cui impilare i coperchi delle pentole per averli ordinati. Io ho preso questo di Ikea, l’ho inserito nel cassetto delle padelle e ora lo apro senza l’ansia che esploda

4. Padella antiaderente Agnelli

Di Agnelli ho la maggior parte delle pentole: uso la loro linea antiaderente in alluminio, e mi piace. I manici resistono, hanno spessori diversi a seconda delle funzioni, si lavano facilmente, le potete maltrattare un po’. Questa padella la uso quasi ogni giorno: per saltarci la pasta, cuocere le verdure, per frittate, per cotture più lunghe. La ricomprerei ancora.

5. French Press Bodum

Da sempre, a casa, bevo solo moka: odio le cialde, per me sono l’anticaffè. Odio gli scarti, l’ingombro. Mi piace la schiumetta, il gesto, l’odore, la scelta della miscela. Quando sono fuori casa, amo i caffè filtro: lunghi, aromatici, monorigine.
Anche qui il merito è del fidanzato, che a Natale mi ha regalato la mia prima French Press della Bodum: è stato un mai più senza. Mentre sto ancora esplorando le miscele, sull’oggetto non ho dubbi ,a parte la mia irruenza: ho già rotto due caraffe.
A parte questo – per cui ho forse una soluzione -, il caffè si prepara in maniera intuitiva: si versa l’acqua caldissima nella caraffa di vetro dove avete versato il caffè, si mescola e dopo 4 minuti si preme lo stantuffo.
Io ho la macchina da 3 tazze della linea Chambord, ma ho comprato anche una macchina della linea Eileen, che dovrebbe coprire di più la caraffa.

6. Bilancia Etekcity

Niente di più di una semplice bilancia da cucina, ma: è molto precisa, si spegne da sola, fa la tara e arriva con una ciotola che potete usare per diverse preparazioni. La pila dura una vita e la trovate su Amazon.

Lista dei desideri: pentola in ghisa

A questo elenco manca solo lei, la mitica pentola in ghisa da usare sul fuoco e in forno, per le lunghe cotture e le lievitazioni: punto questa Staub da un po’, aspetto una scusa per regalarmela.
Ho pensato a lungo se andare in questa direzione o in quella delle pentole elettriche per le lunghe cotture e che vi devo dire: se con la cuociriso ho imparato che la comodità dona gioia, non sono pronta a rinunciare a tutto il resto che la cucina è per me. Fuoco, controllo, gesto, estetica: insomma, una pentola in ghisa che, guarda caso, sta bene anche su Instagram.

I miei consigli sono finiti: e tu, quali sono gli oggetti che ti hanno migliorato la vita in cucina?

Iscriviti alla mia newsletter

Vuoi ricevere anche gli articoli del blog?

C'è Un commento

  1. Porta coperchi ce l’ho al mare…sinceramente non lo uso molto e mi pare d’impiccio…sarà l’abitudine…sul cuociriso ho un dubbio…ma per i risotti andrebbe bene, o fa solo riso sgranato? perchè l’ide mi piace ma i risotti cremosi sono una mia passione…

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.
Tutti i campi sono obbligatori.