La settimana scorsa sono andata a due convegni: United Stories of Podcast e Travel Marketing Days.
Avevo bisogno di ricaricarmi, quindi sono andata a imparare qualcosa di nuovo.
Poi sono tornata a casa con la febbre e sono rimasta sotto il piumone per 24 ore, ma per due giorni sono stata molto felice di mettere la testa su altro.
Sono esausta: è stato un anno senza molte soste o attimi di ricarica, è stato anche un anno di riattivazioni.
Se me lo avessero detto
Da qualche settimana sto pianificando i contenuti e le guide di TravelWithGusto per il 2019: per ora ci sono 6 guide e una decina di post. Nel frattempo mettiamo su i contenuti su Instagram, e cerchiamo spunti interessanti.
Si corre, molto, in una corsa disordinata dove Trello è la mappa e il resto sono puntine e bandierine che vengono infilzate con estro prendendo la mira da lontano.
Ogni tanto mi fermo e mi dico:
le cose andrebbero meglio, o in maniera diversa se avessi più metodo?
Penso a come lavoro, a come trovo i clienti, a come appendo i quadri in casa: per ogni parte della mia vita ho uno storico importante che mi permette di fare le cose che ho imparato. Non per questo sono facili, ma la memoria e l’esperienza ti consentono di non mettere altri carichi sopra impegni e scadenze già complicate.
Quello che mi sembra di aver capito in questo novembre è che quello che sai non ti permette di far avverare le cose: è un bene.
Se la strada che percorri tutti i giorni da casa alla metro è sempre la stessa, non è detto che il panorama attorno non cambi.
Se lo schema che segui per far funzionare una macchina ti ha garantito che si accendesse fino a oggi, non è detto che domani non potrai costruire un aereo.
Insomma, essere sistematici ogni tanto è una limitazione, almeno per me. Mi tranquillizza, mi consente di sapere cosa succede, ma a volte mi impedisce di immaginare.
Se me lo avessero detto, da giovane lo avrei comunque disimparato.
Di stage e di decisioni
Ho cercato uno stagista, non so se cercare uno stagista. È una di quelle cose che comincio e poi fermo. Perché penso che insegnare sia qualcosa per cui non ho il tempo, o perché non so come andrà il 2019, e quando non so io mi congelo.
Vorrei partire, ho bisogno di viaggiare, ma cosa faccio: non so come andrà il 2019, quindi, di nuovo, mi congelo.
Per TravelWithGusto abbiamo messo le guide in sconto con il Black Friday, e ci siamo scontrati con i limiti del nostro distributore: le offerte sono partite in ritardo, non in tutte le librerie online, mai in quelle di Mondadori, e quello che avevamo comunicato in maniera robante lo abbiamo dovuto ridimensionare, scartabellando libreria per libreria e segnalando nelle stories dove gli sconti erano attivi.
L’alternativa è creare un sito con un eCommerce vero, che comporta una modifica al mio regime fiscale e un lavoro di tipo diverso, di tipo amministrativo.
È il caso di fare un nuovo investimento? Avrei dei reali vantaggi? Forse, ma non so come andrà il 2019 e almeno su questo decido di aspettare.
L’incertezza ha smesso di ferirmi, non come prima almeno: alcune azioni però sono una scelta. Come sentirsi in balia o avere il controllo. E quindi ciao 2019, comunque andrai io decido di viaggiare, di investire, di crescere.
[Photo by Alessandra Caretto on Unsplash]