Vorrei parlarvi degli ultimi libri che ho letto, ma è luglio e io ho il cervello brasato e uno span d’attenzione basso: leggo bene ma con fatica, ma ecco, mi fa fatica tutto.
La sera sfoglio qualche giornale quando sono da sola, o mi dedico ad attività manuali: non tollero gli schermi oltre le 18, e leggo con lentezza.
In pratica mi sposto tra le ore con una vanga di piombo, e vorrei solo cambiare vista.
È forse il contesto giusto per parlare di libri? Ma figuriamoci*.
È forse il momento di parlare di cose che ho comprato? Ma certo.
Ecco una carrellata di oggetti per viaggiare, camminare ed evacuare meglio (sì, anche quello).
Contiene link affiliati.
* Se siete curios3, alla fine del post trovate un elenco dei libri letti con un breve commento
Per viaggiare meglio
Sorpresa: si viaggia di nuovo, e si viaggia con una consapevolezza diversa. Quindi.
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Una nuova valigia: Trolley Samsonite Paradiver Light
Ho due valigie: una piccola alta 40 cm della Samsonite, di quelle ultraleggere, e una vecchia Desley: resistente ma ormai pesante.
Avevo bisogno di un trolley con una capienza media e che fosse leggerissimo: ho prima fatto un’indagine per la marca, e per quanto molt3 facessero il tifo per American Tourister (sempre di Samsonite, ma con un costo inferiore) alla fine ho confermato Samsonite.
Poi ho scelto un modello diverso dal solito: un solo scomparto, con tracolla per usarlo come borsone, impermeabile. Ho trovato il modello Paradiver Light in offerta al 40% su Le Sac Outlet: 119 euro invece che 209. Vi lascio il link.
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Organizer per valigia
Come fa una persona che ama organizzare e categorizzare con una valigia senza scomparti? Semplice: li crea. Anni fa avevo comprato questi organizer blu che uso sempre: divido abiti per giorno / sera da quelli per la notte / sport e nella terza sacca metto l’abbigliamento intimo.
Ora che non ho il secondo scomparto che di base uso per la parte beauty, ho comprato altri organizer per lo scopo: ho preso questo set su Amazon, del loro brand. Contiene 8 organizer fatti benissimo, impermeabili, di diverse dimensioni.
Li trovate a questo link.
Per camminare meglio
Tra i cambiamenti più radicali degli ultimi anni metto tra i primi posti gli investimenti nell’abbigliamento sportivo: indossare un paio di leggings o una canotta invece che altri fanno tutta la differenza del mondo a livello di comfort, per un’attività che se ci pensiamo include un certo grado di sofferenza. Farla con abiti adatti assorbe e diminuisce la sofferenza, e quindi ecco gli acquisti fatti in questo senso.
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Scarpe Brooks Ghost 13
Compro Brooks da quando faccio le mie camminate veloci: assorbono gli urti, mantengono il piede stabile, aiutano passo e schiena. Ho comprato le Ghost 13.
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Hoka Mach 4
Mentre compravo le Ghost, ho provato le Hoka Mach 4 e ho pensato due cose: sono le scarpe più comode al mondo. E: non le metterò mai perché non sono nel mio stile.
Avevo provato un paio celestino: ho cercato a lungo quelle nere, che danno l’illusione ottica di avere una suola più sottile e le ho trovate. Per pareri tecnici vi rimando al sito di RunLovers.
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Reggiseno sportivo Anita Active
Due volte alla settimana faccio allenamento funzionale, una volta alla settimana vado a camminare: insieme alle scarpe ho bisogno di un ottimo reggiseno sportivo. Serve per proteggere seno e schiena, per sostenere e non pesare sulle spalle.
Ho deciso di fare questo investimento (di base costano circa 50 euro) con una consulenza di Marika di Mirage Intimo, un negozio in provincia di Verona che fa una consulenza online per capire qual è il modello e le misure per voi: io ho preso questo in foto ed è un mai più senza.
Per filmare meglio
Influencer a rapporto, due consigli rapidi per le vostre stories: mollate le pile di libri e compratevi un supporto. Anzi due.
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Treppiede per smartphone
Questo me lo ha consigliato Francesco Costa, e quindi se non vi fidate di me, fidatevi di Costa.
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Supporto con braccio regolabile
Se vi serve un supporto per telefono economico per fare i video dall’alto, eccolo qui: è un consiglio di Myriam Sabolla. Fa il suo lavoro, è intuitivo, vale quel che costa.
Per evacuare meglio
Di intestino e cacca ho parlato a lungo nella serie DiretteViscerali sulle mie IgTv, ma chi siamo noi per non aggiungere due oggetti che vi saranno molto utili.
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Sgabello fisiologico
Non so perché in Italia non lo abbiamo chiamato Squatty Potty ma “sgabello fisiologico”, ma ecco: lo uso da anni e ora l’ho ricomprato per casa di mia madre. Sul perché usarlo, lo spiega meglio di me Anna Rita di Molfetta nel video delle dirette viscerali quando parla di pavimento pelvico e intestino.
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Acqua per favorire la digestione
Eccola, quella che io chiamo “Acqua caghetta”: il suo vero nome è Donat, è un’acqua minerale ricchissima di sali minerali che può essere usata in caso di stipsi o per favorire la digestione. Ha una sua applicazione che a seconda della problematica indicata vi consiglia dosi e tipo di consumo.
Non è adatta a tutt3, quindi: leggete il sito.
Per mangiare meglio
Credo che questo paragrafo interesserà solo i piemontesi, ma che vi devo dire: i derivati dei latticini sono più buono quando sono freschi e artigianali. E per me queste due marche, semisconosciute, sono pazzesche.
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Yogurt di Cascina Gaia
Cominciamo con le belle notizie: questi yogurt li trovate anche altrove. Venduti in bottiglie di vetro, prodotti a Caselette in provincia di Torino, dal nome Gayo, sono gli yogurt più buoni mai mangiati. Soprattutto al limone e al cocco.
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Burro centrifugato di Brussino Francesco
Avete voglia di un burro che sappia di panna montata e di comprarlo da un burrificio? Esiste forse parola più bella di burrificio? Consiglio: il burro di Brussino Francesco prodotto ad Airasca, trovate le informazioni sul sito. Io lo compro al Salotto del Gusto in Via Capelli, dove trovo anche gli yogurt.
Per bombarsi di creme meglio
Due consigli veloci con una premessa: come per tutto il mondo beauty, più che partire dagli ingredienti che vorrei, i miei consigli si basano su quello che funziona per me.
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Crema Rilastil per pelli secche
Se soffrite di dermatite atopica e avete la pelle che tende a squamarsi, lei (Rilastil Xerolact balsamo relipidante) è una bomba: contiene urea, che credo risollevi tutti i mali delle pelli secche.
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Esfoliante all’acido salicilico di Miamo
Sto provando a capire qualcosa in più di acidi, cominciando da quello salicilico: per imperfezioni, pelle lucida, maskne, una volta alla settimana uso questo di Miamo. Risultato: pelle meno lucida, meno imperfezioni.
Una veloce carrellata di libri che ho letto
Ed ecco come promesso un elenco di libri che ho letto, con un veloce commento: sono tutti link affiliati.
- Una storia americana di Francesco Costa: un saggio su Biden e Harris avvincente come un romanzo scritto dalla persona che ha saputo farci appassionare alla politica americana come nessun altro prima.
- La scienza dei capelli di Elena Accorsi Buttini: un saggio di divulgazione scientifica sui prodotti per capelli, per capire il ruolo del marketing e la composizione di quello che ci mettiamo in testa
- Rivoluzione Z di Giulia Blasi: un manuale per adolescenti e giovani per diventare adulti femminis3, quindi miglior3.
- Belle di faccia di Chiara Meloni e Mara Mirabelli: un saggio sulla cultura della grassofobia e su come riconoscere privilegi e pregiudizi
- Goro Goro di Laura Imai Messina: favole giapponesi scritte dalla persona che per sempre ci farà voglia di tornare in Giappone, corredate dalle illustrazioni dii Philip Giordano.
- Contare le sedie di Ester Armanino: un preludio davvero piacevole a qualcosa di più grandioso, spero.
- Sembrava bellezza di Teresa Ciabatti: l’ho odiato, ma forse era voluto.
- Libera il Futuro di Mafe de Baggis: quando l’ho letto mi sono detta che ne avrei scritto a lungo. E invece. Però ecco: se volete ricominciare ad abitare Internet e i social respirando con più consapevolezza, è il libro per voi.
- Quaderni giapponesi di Igort, vol. 3: entrare nella cultura giapponese attraverso le parole e i tratti di Igort è un dono.
- Cotto di Micheal Pollan: fondamentale, ma quanto sarebbe stato più godibile con 200 pagine in meno, caro Micheal, che te lo dico a fare.
- Cambiare l’acqua ai fiori di Valérie Perrin: io l’ho definito un “generatore automatico di cliffhanger”, ossia quegli espedienti narrativi che servono per tenere il lettore col fiato sospeso. Si usano nei libri, film e così via. Non mi è sembrato nulla di più di tutto questo, ma vista la fama devo essere io, non voi.