Dove comprare gli ingredienti per un ottimo panino a Milano

Due settimane fa è venuta a trovarci la mia sorellina per seguire un corso a Monza: è stata una settimana molto odorosa, soprattutto nella fase del risveglio.

La poveretta stava seguendo una dieta alquanto bizzarra, che prevedeva una fase iniziale di “destrutturazione” dell’alimentazione: sono quasi sicura che il dietologo che la seguiva aveva un’idea chiara di cosa significasse e dove portasse questa destrutturazione, ma ai miei occhi profani voleva dire che le scombussolava il senso del cibo, dei pasti senza tanti favori.

Una dieta che, a mio parere, porterebbe chiunque all’esasperazione, apparentemente senza criteri, e che è studiata per chi non ha un cavolo da fare durante la giornata, o non ha programmi nella settimana: la dieta veniva comunicata ogni due giorni, ossia ogni due giorni si deve chiamare il dietologo che ti dice cosa dovrai mangiare nei prossimi due giorni. E io che faccio la spesa on line o una volta alla settimana? E poi mangiava cose assurde: ha iniziato la dieta con due hamburger a colazione (la dieta di Homer Simpson: spiderpork, spiderpork), e una volta che le ha prescritto pompelmi a colazione e mia sorella ha chiesto con cosa sostituirli visto che non li gradiva, lui le ha consigliato LA FRITTATA DI CIPOLLE.

Immaginate le mie mattinate a sorseggiare caffè circondata dagli olezzi di carne, pesce alle 7 del mattino. Una gioia.
Mia sorella ha abbandonato la dieta dopo tre settimane.

A me però ha lasciato la bilancia.

Silenzio.
Non mi pesavo da anni.
L’ho fatto.
Di soppiatto, trattenendo il respiro, ma l’ho fatto.
Avevo una vaga percezione del fatto che forse, ma forse, ero ingrassata un po’, soprattutto da quando frequento intimamente quel mangione di Fabrizio.
Insomma: ho preso dieci chili dall’ultima volta che sono salita su una bilancia.
Mi è preso un colpo.
E sono a dieta: già stavo facendo sport (nuoto), anche lì iscrivendomi dopo tempo immemore in piscina dopo secoli che non facevo assolutamente nessuna attività fisica, per scoprire che sono una schiappa rispetto a donne che hanno il triplo della mia età. E va bene.
Però dieci chili esigono qualcosa in più di me che ansimo aggrappata ai cordoni della piscina imprecando contro la pazzia dell’istruttore che pretende che io faccia più di due vasche di seguito.
Quindi a pranzo insalata di farro e stasera minestrone.
Domani merluzzo e domani sera pastina.
Nulla di programmato, solo evitare le solite dosi industriali di cibo.

Vi ho scritto tutto questo papiello per chiedervi consigli? Noooooo.
Vi ho confessato dieci chili perché voglio fondare un circolo dei mangioni anonimi? Noooo

(Mi chiamo Maricler, e mangerei il chirasci anche a colazione)

Vi ho parlato di mia sorella, della bilancia, dei miei dieci chili e della dieta per parlarvi di come l’ho iniziata. O meglio: di come ho detto ciao-arrivederci-mai addio alle grandi abbuffate.

Ho mangiato un panino, cavolo che panino.

Un panino di semola, condito con Brie de Meux e prosciutto crudo di Norcia.
Mica pizza e fichi.

Il panino l’ho acquistati da Sanna, un panificio probabilmente sardo che si trova in zona De Angeli: un panificio che è una garanzia sia per il pane e derivati che per i dolci, cornettini e biscottini. Prodotti freschi, naturali e invitanti. Se è il vostro compleanno e volete far felici i vostri colleghi, andate lì la mattina presto e fatevi preparare un paio di vassoi. Io ho fatto così, era un mese che lavoravo dove vengo sfruttata oggi, e li ho conquistati.

Il brie l’abbiamo trovato in zona Sarpi: eravamo andati a fare acquisti nel nostro Kathay, a fare incetta di soba, noodles, salsine e un fantastico portasigarette di latta con Mao in stile vintage, e una volta usciti ci siamo ricordati del suggerimento dell’ormai quasi giornalista professionista Tommaso Farina. Lì vicino sorge infatti un formaggiaio fornito e onesto, con prodotti nazionali e francesi, dai prezzi più che amichevoli e dai modi di fare cortesi e ospitali. La nostra casa del formaggio.

Il prosciutto lo abbiamo trovato al mercato di piazza Wagner: quello di Norcia, stagionato e saporito, dal sapore deciso ma non aggressivo, gode del marchio I.G.P., ed è difficilissimo trovarlo. A Bologna mi rifornivo nel negozietto sotto casa, qui a Milano l’ho trovato solo in quel mercato e non è nemmeno il più buono.

Solo per i miei giorni diet-free, chi mi sa dire dove trovare un buon crudo di Norcia?

Qui di seguito le mie misure, ops, gli indirizzi per un buon panino:

La Baita del Formaggio

Via Paolo Sarpi 31
Tel 0233.19.651
20154 – Milano

Panificio Sanna

Via Marghera 37
Tel 0248.12.072
Milano

Mercato di Piazza Wagner

In p.zza Wagner, semplicemente

Ci sono 31 commenti

  1. Caliceamaro, come dire, io non riuscirei mai a mangiare solo un’insalata o della frutta a cena, e non penso nemmeno sia così sano. La varietà degli alimenti è importante quanto la loro quantità e il loro apporto calorico: sicuramente dimagrirei se mangiassi solo frutta, ad esempio, ma non penso sia sano privarsi di carne, pesce, e anche la pasta. La mia regola è tutto e poco, senza grassi o fritti, senza dolci per qualche mese. E 41 kg mi sembra un peso un po’ limite…

  2. e lo è.
    io sono un metro e 63, ultimamente mi sono messa a dieta e sono scesa da 62 a 55-56, e mi stanno scassando l’anima tutti perchè sono dimagrita troppo!!
    Caro Caliceamaro, già hai uno pseudonimo inquietante, non scendere ulteriormente…
    @maricler, io ho seguito una dieta un pò strana, ti consigliio di leggere “aiuto non riesco a dimagrire” di Pierre Dukan, mi portato notevoli benefici ciao

  3. @Mari, grazie, ho dato un occhio al libro, ma se già la dieta esercita una notevole pressione psicologica quando è autoimposta, seguire i dettami di qualcun altro mi farebbe esplodere e sarebbe la scusa per non seguirne nessuna (dio, mi sembra complicato …mi sono spiegata?). Insomma, preferisco armonizzare il mio cervello e il mio corpo: faccio una dieta simpatica

  4. Maricler, io non ho detto di privarti di qualcosa. Volevo solo dire che non è importante solo cosa si mangia e quanto si mangia, ma anche quando si mangia. Queste non sono cose che mi sono inventata io. Ti assicuro che mangiare solo frutta e/o verdura (crude) a cena è sano (mai sentito parlare di crudisti e di vegani?). Non venitemi a parlare voi di alimentazione sana. La vera alimentazione sana la stragrande maggioranza della gente non la conosce e te sicuramente non interessa conoscerla. Per quanto riguarda il peso dipende dalla costituzione. Per la mia costituzione fisica 41 kg non sono assolutamente pochi. Non posso neanche definirmi magra, ma solo snella. Se prendo qualche kg va tutto nei punti sbagliati e poi c’ è troppa differenza fra la parte superiore del corpo e la parte inferiore (ho il fisico a pera).

  5. Caliceamaro, correggo il tiro: penso che la privazione di certi alimenti non faccia bene alla MIA salute, ma conosco persone vegetariane che stanno benissimo. Meno quelle che seguono una dieta vegana o crudista, ma ogni fisico reagisce a modo proprio, ogni corpo necessita di un adeguato tipo di alimentazione. Quella che segui tu per me non andrebbe bene, lo so. Il mio corpo chiede la frutta, la verdura e una bella bistecca: e chi sono io per non darglielo? No, hai ragione, a me non interessa sapere quale è l’alimentazione sana, a me interessa stare bene con me stessa. Con 41 kg mi sentirei male, ma finché stai bene, tutta la felicità del mondo. Solo, non mi offendere.

  6. @Chi: queste le idee che mi sono venute in mente per utilizzare il formaggio di fossa che hai comprato:
    millefoglie di pane carasau con pomodori, zucchine marinate, mozzarella e basilico: a strati e in forno per qualche minuto; cornettini di pasta sfoglia con fichi, culatello e fossa; su crostini di pane caldo con lardo d’Arnad accompagnando scarola passata in padella con qualche oliva taggiasca; in piadina con prosciutto cotto di Norcia; risotto con fave e fossa. Non conosco benissimo il prodotto, e l’ho mangiato solo stagionato. Spero ti possano servire cmq, ciau

  7. Mi chiamo Acilia e mangerei california maki anche a colazione.

    Ma si, ma si, i kg di troppo in fondo ci fanno compagnia, sono gli unici (ma proprio gli unici) a non abbandonarci mai. Ci scaldano, ci avvolgono, ci stringono (ci soffocano?!)

    Piuttosto, come procede la cura del tè verde? Stai riuscendo a berne almeno un litro al giorno, anche pasteggiando? E soprattutto è di tuo gradimento?

    Dovrò andarci prima o poi in questo mercato di Piazza Wagner accidenti. Ma sono certa che la burrata della mia terra sia inimitabile (tZè).

  8. @Acilia carissima: “soffocano” è il termine giusto…Però sembra stia andando bene, i due kg canonici di inizio dieta già sono andati via…Per il té: pasteggio a pranzo con tè verde (due tazze al giorno) e il tè bianco a cena. Ottimi entrambi. Quello all’orchidea è oniricoooo! E se vuoi un sabato mattina andiamo al mercato insieme. Bacio

  9. Quella dei crostini di pane caldo con il lardo mi sembra un’OTTIMA idea… il 26 devo fare una cena… mi sa che li sperimenterò… Grazieeee!

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