Ora, settembre 2022

Cosa sta succedendo ora, a settembre 2022?
Ve lo racconto in 3 storie: sotto, gli aggiornamenti più concreti su lavoro e nuove uscite.

1.    Mi sono stufata di dirmi multipotenziale

Da qualche settimana a questa parte ho un nuovo tarlo: un rebranding abbastanza drastico che riguarda la mia identità lavorativa, supportato da un nuovo job title, un ripensamento dei servizi, nuove foto eccetera.
Ciaone: ecco come sintetizzeremo lo scarto tra l’ambizione all’assoluto e la realtà delle risorse. Ma: come in tante scelte che riguardano il mio lavoro, mi impernio con incredibile determinatezza quindi so che prima o poi vedrete il risultato di quello che ho in testa.

Un breve riassunto per chi è nuovo su questi schermi: cambio pelle spesso e senza patemi. A volte prendendo le misure, altre volte casco dritta ma in maniera caotica. Ho un percorso fatto di almeno 3 cerchi concentrici alla volta. Ed ecco una lista non esaustiva di lavori e attività che ho fatto

  • Bibliotecaria e libraria
  • Comunicazione commerciale e trade marketing
  • Event marketing e gestione eventi
  • Social media manager
  • Digital PR
  • Account
  • Content Marketing Manager
  • Content creator
  • Copywriter
  • Web editor
  • Gelataia
  • Podcaster
  • Editrice
  • Docente

Ecco: quello che ho in mente mi permetterebbe di raccontare cosa faccio senza la solita scenetta.

– Cosa faccio, eh: li hai dieci minuti?
– Segue sguardo interrogativo della persona che pensa “Ho trovato un’altra brillantona che catalogherà il suo percorso casuale usando la parola multipotenz…”
– Ecco: alla voce multipotenziale trovi me.

Poi certo: un giorno, spero non troppo lontano, metterò via questa pratica costante di elaborazione di chi sono in ottica di vendita e promozione. Per ora ho cominciato a smettere di dire che va tutto bene. A non tracciare volta un viaggio dove alla fine ci sono pepite d’oro. Anzi: io, spesso, so solo da dove parto.

2.    Ho visto una psichiatra

Che dire: è stato, finora, un 2022 con una dose abbondante di ansia. Ma non quella con cui di norma convivo, quella buona, quella che mi porta da qualche parte. No: ho passato mesi saturi di ansia da capogiro, ansia ansia ansia senza respiro. Scariche di notte, fulmini di giorno. Ci ho messo mesi per decidermi a chiedere un sostegno diverso da quello della mia psicoterapeuta e ci è voluta una molla esterna, e cioè: il mio podcast.

Non è una bieca promozione, ma ecco: il nuovo podcast per Storytel parlerà di psicoterapia, e di tutto il contorno. Analisi, farmaci, neurologo. Per fare questo podcast, abbiamo fatto una cena: tre amici, tanto cibo, un team di produzione intorno, chiacchiere incredibili. A giugno ho dovuto riascoltare il parlato della cena per scegliere cosa mettere o meno all’interno del podcast, e sono stati proprio i discorsi sugli psicofarmaci a farmi mollare gli indugi: in effetti, fosse stata la pillola della pressione non avrei avuto così tanti dubbi, no?

Quindi: sono andata da una psichiatra, collega della mia terapeuta, che mi ha visitata con molta attenzione e cura. Non mi ha dato degli psicofarmaci, ma dei prodotti nutraceutici perché secondo lei non avevo bisogno di una terapia diversa: dopo due mesi di utilizzo posso dire di stare molto meglio. Combino i nutraceutici con altri integratori, che sostengono l’azione equilibrante.
Come ogni volta che ci metto una vita per decidermi a chiedere aiuto, la domanda è sempre la stessa: perché ci ho messo così tanto? Perché è così difficile pensare di fare una visita da una psicoterapeuta o una psichiatra?
(La risposta la trovate nel podcast, tiè)

3.    Sono stata ferma mentre cambiava il passato

Sono scesa giù al paese dei miei per qualche giorno a casa di mia madre: un giorno sono andata a fare la spesa e ho chiacchierato un po’ con la signora del negozio.
Mi ha chiesto se fossi del paese, e a quel punto le ho detto che ero andata via più di 20 anni prima e mi sono presentata come mi presentavo da piccola: la figlia del dottore Montera. Quando sono nata, lui era il medico del paese, e tutti mi conoscevano così.

Sta passando a’ figlia du’ dottore Montera

Era il ritornello con cui giravo in paese, che detestavo.
Primo, mi sembrava un peso: io volevo essere spensierata, e invece ero sempre sotto uno sguardo. Soprattutto, ero in lotta con il senso di distanza tra me e tante altre persone per qualcosa o qualcuno che non avevo scelto di essere. Che poi: mi avesse portato questi grandi privilegi e fortune essere figlia di un medico, ma no.
Forse è da lì che si è sviluppata la mia antipatia per chi rivendica la sua posizione del mondo per la classe in cui è nato, assegnata per nascita e non per altri meriti: per quanto mi riguardava, vedevo la differenza tra chi portava con orgoglio l’essere “figlio di” e me, che mi sentivo sempre fuori posto.
In quel negozio, quando alla signora ho detto che era la figlia del dottore Montera, lei ha avuto uno sguardo interrogativo, e poi mi ha detto con occhi luminosi: ah, ma sei la nipote di Tonino.
Zio Tonino è il gemello di mia madre, è profondamente cattolico: visita ogni giorno e conosce tantissime persone a cui porta conforto tramite la preghiera. Anche se io non sono credente, sono stata molto contenta di essere riconosciuta non come la figlia del dottore Montera ma come la nipote di mio zio.
Mi ha fatto riflettere sul fatto che noi crediamo che il passato sia immobile, ma mentre noi andiamo nel futuro, il passato cambia.

4. Tutto il resto

  • Il 1° settembre è partito Estratti, il mio percorso di mentoring per chi ha un progetto: da settembre a dicembre accompagnerò 5 persone – tutte donne – nella realizzazione del loro progetto. Mi sono messa alla prova in questa modalità ibrida di consulenza one-to-one e materiali da remoto: vi saprò dire come va, anzi, ve lo diranno loro.
  • A metà novembre terrò un mio workshop dedicato alla scrittura di cibo: o forse, col cibo. Lo lancio a fine settembre.
  • Il 17 settembre arriva il nuovo numero di Conserve, la mia newsletter per chi vuole scoprire tutti i modi in cui, col cibo, si può raccontare una storia: siamo quasi a 3.000 iscritti, vuoi aggiungerti anche tu?
  • A inizio ottobre uscirà il mio nuovo podcast per Storytel dopo Lingua, che parla di psicoterapia attraverso la lente narrativa del cibo: ci sarà una cena, tre amici, e una vagonata di fatti miei
  • A cosa sto lavorando come consulente: sto facendo tanta formazione sul tema contenuti, progetti, content marketing. Collaboro con un’agenzia come creative strategist. Scrivo siti per clienti. Supporto freelance che non sanno più chi sono e dove vanno.
  • Come content creator sto lavorando con Aldi, Arborea, Ursini, Maestri del Gusto.

Mi sembra tutto: se hai domande, o commenti, o se cerchi una consulenza, scrivimi una mail o su Instagram!

[Foto di Dainis Graveris on Unsplash]

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